Introduzione

Un liquido sigillante (detto in gergo lattice) è un liquido che viene inserito nelle gomme tubeless (senza camera d’aria) e che in caso di foratura del pneumatico reagisce in modo chimico/fisico sul punto di uscita aria chiudendo immediatamente il foro.

Già da un po’ di tempo avevamo in mente di sporcarci e devo dire che alla fine lo abbiamo fatto perbene.

Eravamo stanchi delle continue leggende “ciclistiche” in merito alle miracolose miscele da infilare nei tubeless e così abbiamo acquistato 9 prodotti di marca diversa tra quelli più comuni sul mercato e abbiamo cercato di metterli alla prova nel modo più “tecnico” possibile.

Spesso siamo abituati a valutare prodotti da MTB in base alle sensazioni che gli stessi regalano alla guida; per una volta abbiamo voluto lasciarle da parte per ragionare su dati certi.

Ecco i nostri candidati:

  • Stan’s Notubes tire sealant (che tra l’altro vende anche sotto il marchio schwalbe doc blue ma trattasi dello stesso prodotto)

  • Vittoria Pit Stop TNT

  • Joe’s no flats super sealant

  • Magic Milk – OKO

  • Magic Milk HI Fibre – OKO

  • Eleven – Liquido sigillante

  • Brn – Liquido sigillante

  • Veltec Fluid

  • Var – Tyre sealant

I test

Dovevamo inventare un modo per metterli a confronto e così abbiamo cercato di focalizzare la nostra attenzione sulle caratteristiche più importanti che un buon lattice per gomme tubeless dovrebbe avere..

  1. Deve chiudere i fori al pneumatico. Per testare ciò abbiamo montato una vecchia gomma su un cerchio, l’abbiamo riempita con 50 ml di lattice (ogni volta diverso) e abbiamo cominciata a forarla. Prima con punteruoli da 1,3 – 3,2 e 5 mm di diametro, poi ci siamo andati giù un pò più pesanti passando a fori con punte da trapano prima da 3 mm e poi da 5 mm.. Ad ogni nuovo foro abbiamo riportato la pressione della ruota a 2 atm e abbiamo misurato 1) il calo di pressione successivo, 2) il tempo impiegato a sigillare 3) il liquido andato perso. A questo test gli abbiamo assegnato un max di 40 punti.
  2. Deve durare nel tempo. Altra caratteristica importante per un buon lattice perchè se si secca non funziona e quando occorre bisogna trovarlo al top. Per questo test abbiamo inserito un piccolo campione in un contenitore esposto all’aria e lo abbiamo lasciato agire aiutato da una fonte di calore (per ridutte il tempo di test). Anche a questo test abbiamo assegnato un max di 40 punti.
  3. Deve costare poco. Caratteristica un po meno importante per la qualità del prodotto ma comunque dato oggettivo che contribuirà alla valutazione. A questo test abbiamo assegnato un max di 20 punti.

Si comincia

Ecco alcune foto scattate durante il test

Ed ecco i dati che abbiamo rilevato

Test A1 – Foro con punteruolo da 1,3 mm

Test A2 – Foro con punteruolo da 3,2 mm

Test A3 – Foro con punteruolo da 5 mm

Test A4 – Foro con punta da trapano da 3 mm

Test A5 – Foro con punta da trapano da 5 mm

Punteggio assegnato per il test di chiusura dei fori

Test B – Essiccamento forzato

Test C – Punteggio costo prodotti

I risultati

Sommando i punti sopra assegnati ecco secondo noi la classifica dei prodotti che abbiamo testato.

Al di là dei risultati sopra indicati occorre dire che il lattice Magic Milk Hi Fibre è stato l’unico che ha tentato di chiudere il flusso del foro da 5 mm effettuato con il trapano riducendo in gran parte il passaggio dell’aria. Inoltre, rispetto agli altri prodotti è stato veramente difficile farlo seccare e comunque sotto una pellicola superficiale rimaneva liquido.

Il Brn, il Vittoria e il veltec sono molto liquidi,  quando svaporano per tentare di chiudere i fori se ne perde molto e lasciano una puzza incredibile mentre entrambi i Magic Milk sono un pò più densi e se riescono a chiudere lo fanno velocemente senza perdere ne gran parte di pressione ne  materiale.

Il joes e lo Stan’s ci hanno sorpreso. Nonostante molto liquidi hanno funzionato  bene.






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